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QUALE PIANTA REGALARE A NATALE?

QUALE PIANTA REGALARE A NATALE?

Quest’anno a Natale avete deciso di regalare una pianta ma vi trovate in difficoltà nella scelta? Questo articolo è per voi! Fare un regalo non è mai facile, e nonostante le piante siano sempre una soluzione dal grande effetto, trovare quella giusta può essere un’impresa.

 

Per facilitarvi abbiamo diviso le persone in 3 categorie a seconda della loro esperienza ‘botanica’:

  • L’APPASSIONATO.
  • IL POLLICE NERO o IL PRINCIPIANTE.
  • IL TRADIZIONALISTA.

 

L’APPASSIONATO.

Ha già tutte le piante che si possono trovare facilmente in giro fra fioristi e garden center. Evitiamo quindi Anthurium, Spathiphyllum, orchidee Phalenopsis fra le piante fiorite. Fra le verdi niente Sanseverie, Pothos e Dracaene. Sono piante adatte per chi è agli inizi o comunque molto tradizionali.

Bisogna  puntare su composizioni capaci di scaldare il cuore del botanico più navigato. Consigliamo Ellebori, magari dai colori rosati (più insoliti), Orchidee Cambria o Paphylodelmus. Fra le piante verdi delle Amarante variegate rosa e bianco, oppure la Monstera pianta semplice e dimenticata fino a qualche anno fa ma tornata alla ribalta. Se invece volete sfidare le sue capacitò di giardiniere potreste scegliere la Medinilla magnifica, la cui fioritura fa tribolare anche i più esperti o le piante del genere Calathea.

      

IL POLLICE NERO O IL PRINCIPIANTE

Queste due categorie di giardinieri si sovrappongono. Uno ha la capacità di far morire le piante in plastica*, l’altro non sa nemmeno da che parte iniziare. Entrambi hanno bisogno di piante a prova di bomba atomica.

(*è capitato davvero)

Fra le piante verdi d’appartamento andiamo sul sicuro con Sanseverie, Zamioculcas e Pothos. Sono piante che perdonano le disattenzioni saltuarie senza scomporsi troppo. Possono stare anche in condizioni di scarsa luminosità, adatte quindi per chi sta sempre fuori casa e chiude gli scuri quando non è presente.

Fra le piante fiorite da interno meglio partire con lo Spathiphyllo, estremamente facile e rifiorente, o esemplari della famiglia delle Bromelie. Queste piante hanno dei fiori molto colorati che durano parecchi mesi. Finito il periodo di fioritura rimane una pianta compatta e molto bella, dunque anche se non saranno capaci di farla rifiore rimarrà comunque ornamentale.

Evitiamo le piante grasse: sono facili solo in condizioni di buona luminosità e se ci si ricorda di dare la giusta quantità di acqua nel momento giusto (ogni 30 giorni). Se ci si vuole dirigere su una pianta da esterno meglio puntare su Ciclamini e Eriche rustiche, piante facili e colorate.

 

IL TRADIZIONALISTA

Per questa categoria c’è solo una risposta: la Stella di Natale o una composizione in cui questa pianta è presente. Qui l’importante (a parte scegliere una bella pianta) è la confezione, che deve essere capace di stupire.

Se predilige un stile semplice meglio puntare a composizioni rifinite con bacche, pino fresco. Mentre se la personalità è frizzante si può osare con decorazioni natalizie dai colori sgargianti.

Gerbere recise – come mantenerle?

Gerbere recise – come mantenerle?

Nella nostra community  di Facebook ‘Piante, Fiori e Giardini – La community di Garden Arcobaleno’ questo mese si è parlato di gerbere recise e come mantenerle. In effetti negli ultimi anni la gerbera è sempre più usata nei vasi per dare alle case quel tocco di primavera in più. Oltre ad essere un fiore elegante e allegro, in vendita se ne trovano in molti colori e inoltre è facile da mantenere in casa.

Vediamo insieme quali sono le regole da seguire. Alcune vedrete sono abbastanza semplici e applicabili a fiori recisi come la rosa, l’alstromeria e altri.

Per mantenere in vaso i nostri fiori è importante:

  • Tagliare il gambo con un taglio obliquo e netto
  • Porli subito in acqua pulita e sostituita di frequente
  • Utilizzare un prodotto di conservazione per fiori recisi
Fin qui i consigli sono piuttosto chiari, il segreto in più? Ingambare lo stelo con un fil di ferro. Questo aiuta infatti la base del fiore a rimanere dritta e non ‘piegare la testa’. Si parte inserendo una estremità del fil di ferro all’interno del centro del fiore, lasciando il resto del filo lungo il gambo. A questo punto basta attorcigliare il fil di ferro tutto intorno al gambo sino alla fine. Attenzione però: il gambo della gerbera è delicatissimo e persino ai fioristi più esperti può capitare di spezzarlo!
La tecnica dell’ingambamento (o rinforzo del gambo) può essere applicato anche alle rose recise.
Conoscevate tutti questi passaggi?

Radicchio rosa – un ortaggio sconosciuto

Il radicchio rosa è sicuramente una varietà poco utilizzata ma che può regalare soddisfazioni sia nella coltivazione sia in tavola. Il Radicchio Rosa del Veneto si presenta con un caspo dalle foglie di colore rosa tenue e dal sapore delicato. E’ una varietà resistente al freddo e tardiva: infatti matura a 120 giorni dal trapianto quando il cespo sarà uniforme e semiaperto.

Se siete intenzionati a coltivarlo a partire da seme vi suggeriamo la lettura dell’ articolo IL SEMENZAIO. Per chi invece vuole saltare questo passaggio è possibile reperire le piante già vegetate nei centri specializzati.

Le piantine si possono trapiantare da luglio sino a ottobre in piano campo o in balcone. Utilizzare terriccio morbido meglio se concimato biologicamente distanziando le une dalle altre di almeno 25-30 cm. In questo modo le piantine avranno tutto il nutrimento e lo spazio necessario per crescere bene. La giusta distanza infatti evita anche la formazione di malattie fungine, fra cui l’Oidio, alle quali questi ortaggi sono sensibili. A questo proposito è buona norma anche asportare le infestanti che crescono fra una piantina e l’altra. Le annaffiature devono essere regolari per tutta la durata della crescita, abbondanti lasciando seccare la terra fra un’adacquatura e l’altra.

Perché coltivare questo speciale radicchio? Per il sapore naturalmente! Si presenta al palato con note amarognole e un retrogusto dolciastro e dalla consistenza croccante. E’ adatto quindi per le insalate, con carne o pesce. Gusto a parte è anche una gioia per gli occhi e può essere usato per guarnire i nostri piatti più fantasiosi.

Terriccio: quale scegliere?

Terriccio: quale scegliere?

Non è sempre facile districarsi nella scelta del terriccio per le nostre piante. Le tante tipologie che la grande distribuzione ci offre non aiutano certo il consumatore, anche esperto, a fare una scelta consapevole. Il giusto terreno di coltivazione è importante per ottenere il meglio dalla coltivazione delle piantine, che in un buon substrato cresceranno forti e più resistenti.

Come fare quindi?

Al di là del consiglio scontato ma mai banale di farsi consigliare nei vivai e negozi specializzati, è possibile con poche nozioni evitare di fare grossi sbagli nella scelta. Un buon terreno infatti deve:

  • – ancorare le radici della pianta
  • – contenere elementi nutritivi
  • – trattenere la giusta quantità d’acqua
  • – consentire un buon drenaggio, in modo da evitare ristagni idrici

Iniziamo a vedere le maggiori categorie in commercio:

  • UNIVERSALE: questo terriccio si adatta bene a tutte le piante, ed eventualmente può essere usato come base per crearne uno specifico. Dal pH neutro, quelli di migliore qualità hanno una buona percentuale di materiale drenante (lapillo, argilla espansa, pomice o perlite) e sono già concimati. Per la coltivazione di piante da orto può essere utilizzato questa tipologia, meglio se concimata biologicamente.

 

  • PER PIANTE ACIDOFILE: dal pH acido, questo substrato permette la coltivazione di piante come azalee, rododendri, ciclamini, aceri giapponesi, camelie, ortensie e molte altre. A differenza di quello universale ha una migliore capacità di trattenuta dell’acqua e al tatto risulta più fibroso in quanto derivato da un misto di torbe.

 

  • PER PIANTE GRASSE: il terriccio per piante grasse presenta una buona quantità di sabbia, necessaria per creare il giusto drenaggio che queste piante richiedono. La sostanza organica in questo caso, se presente, è ben incorporata.

 

  • PER AGRUMI, PIANTE MEDITERRANEE E AROMATICHE: in questo caso il substrato presenta del materiale drenante di grandi dimensioni (come lapillo o pomice) che permette un buon sgrondo dell’acqua. Poiché la maggior parte di queste piante si coltivano per poi utilizzarle in cucina meglio scegliere un terriccio concimato biologicamente.

In vivai specializzati si potranno trovare altre tipologie di terreno più o meno specifiche, basterà scegliere quella più adatta alla nostra pianta da coltivare.

Dopo qualche tempo che le piante sono rinvasate, la sostanza organica presente nel terriccio tenderà ad esaurirsi, dunque per favorire una crescita rigogliosa delle nostre piante sarà necessario reinserirla tramite concimi liquidi o granulari.

BASILICO – cura e manutenzione

BASILICO – cura e manutenzione

‘Come posso crescere il basilico?’

E’ una domanda che ci viene chiesta spesso. Nonostante il basilico possa essere annoverato fra le piante di facile coltivazione in realtà se posto nelle condizioni sbagliate sarà difficile avere delle belle piantine. Guardiamo quindi insieme i passaggi da seguire:

  • L’ESPOSIZIONE

Meglio porre la nostra piantina in pieno sole o eventualmente a mezzo sole in modo che possa crescere rigogliosa. Se piantata in vasi piccolini prediligete il sole solo metà giornata: il vaso non si scalderà troppo, soprattutto in estate. Se il vostro basilico ha a disposizione vasi grandi o è piantato in piena terra allora potrete porlo in pieno sole senza alcun problema!

  • L’IRRIGAZIONE

Il basilico ha delle foglie morbide e quindi ‘piene’ d’acqua, soprattutto se lo confrontiamo con le foglie del rosmarino. Quindi è molto importante non dimenticarselo, in particolare se la nostra piantina è in pieno sole! Durante le prime fasi di crescita (dalla semina sino all’uscita delle prime foglie) il terreno deve sempre essere umido ma non zuppo in modo che le piccole radici possano trovare con facilità l’acqua e le sostanze nutritive. Quando la piantina sarà cresciuta invece il terreno è bene farlo asciugare tra un’adacquata e l’altra.

  • IL TERRENO

Per la coltivazione del basilico meglio scegliere un terreno morbido, ricco di sostanze nutritive. Per la coltivazione in vaso meglio prediligere dei vasi profondi in cui le radici possano crescere bene andando il più possibile in profondità.

  • LA CONCIMAZIONE

Possiamo concimare le nostre piantine in due modi: con concimi granulari oppure liquidi. Quale scegliere? Dipende dalle nostre abitudini. Se irrighiamo con gli annaffiatoi allora possiamo scegliere una concimazione liquida da sciogliere in acqua. Se invece preferiamo adacquare con la gomma o abbiamo l’impianto di irrigazione meglio utlizzare una concimazione granulare. In tutti i casi è importante concimare per permettere al basilico di crescere bene e forte.

 

E adesso.. buona coltivazione a tutti!

Allamanda – la pianta del mese di agosto

ALLAMANDA CATHARTICA

L’Allamanda, anche chiamata Tromba d’oro, è una pianta sempreverde rampicante adatta nei nostri climi alla coltivazione in vaso. Molto decorativa per i suoi fiori a trombetta gialli (da qui il nome), molto simili a quelli della Dipladenia, che troviamo abbondanti e colorati per tutta la stagione estiva.

Ama le posizioni soleggiate, anche se nelle ore più calde preferirebbe l’ombra, dunque meglio porla in un’esposizione a mezz’ombra che consenta una buona luminosità per almeno 4-5 ore al giorno. Le temperature di crescita ottimali variano dai 20 ai 27°C e non può scendere sotto i 10°C, dunque durante l’inverno è bene spostarla in luoghi riparati.

L’Allamanda predilige le annaffiature regolari e una buona disponibilità d’acqua ma meglio far asciugare il terreno fra un’adacquata e l’altra in modo da non provocare marciumi alle radici. Consiglio per una buona coltivazione: in tarda primavera porre al di sotto del vaso un sottovaso con uno strato di argilla espansa in cui mantenere un sottile strato di acqua. In questo modo l’acqua non andrà a contatto con il vaso e le radici ma evaporando creerà una buona umidità dell’aria nei dintorni della nostra allamanda. Dalla fine dell’autunno sino alla fine dell’inverno meglio diradare le annaffiature, per poi riprenderle in primavera.

Il rivanso è indicato in primavera con un terriccio morbido e ben drenato con lapillo o sabbia, in tutti i casi mai superare i 40-50 cm di diametro del vaso.

La concimazione è sicuramente suggerita per questa pianta, in modo da sostenere una buona e lunga fioritura, almeno ogni 15-20 giorni con concime liquido per piante fiorite.

A fine autunno è necessario potare i rami più lunghi, ridando forma alla pianta, così in primavera avrà una struttura più compatta.

Noi la consigliamo come pianta per colorare il balcone durante i mesi estivi, oppure come pianta da giardino da coltivare in vaso godendosi i suoi splendidi fiori.

Vinca – la pianta del mese di luglio

La Vinca è una pianta che si fa attendere, compare nel garden center con i primi caldi e ci aiuta a tenere i nostri balconi fioriti sino alla fine dell’autunno. Anche se viene utilizzata come fiore stagionale, in realtà è una pianta perenne sempreverde molto sensibile al freddo (infatti mal sopporta temperature sotto i 15°C). Per tenerla di anno in anno è necessario porla in serra fredda con i primi freddi e durante tutta la stagione invernale per poi scoprirla in primavera quando le temperature, soprattutto notturne, saranno più miti.

La Vinca richiede una posizione soleggiata, o in caso di estati particolarmente calde, semiombreggiate. Le annaffiature dovranno essere organizzate di conseguenza: dunque con regolarità e frequenza per mantenere il terreno fresco evitando però gli eccessi d’acqua. Meglio irrigare alla mattina in modo da far asciugare il terreno durante la giornata ed evitare la proliferazione di funghi e marciumi nella pianta. La concimazione deve essere effettuata ogni 10 – 15 giorni per favorire una fioritura abbondante e dai colori intensi, utilizzando un concime specifico per piante fiorite da balcone.

Che terreno utilizzare? Anche se non ha particolari esigenze, la Vinca predilige dei terreni morbidi e ben drenati e ricchi di sostanza organica. Se ben tenuta non presenta particolari malattie o insetti fitofagi.

Scegliendo la Vinca per i vostri balconi avrete per tutta l’estate godrete della fioritura generosissima di queste delicate piantine e stampando questa news avrete per tutto il mese di luglio 2016 uno sconto del 10% sulle piante di Vinca.

Un regalo alla maestra!

UN REGALO ALLA MAESTRA: sconto del 15% su almeno 4 piantine confezionate da regalare alle maestre!

Arriva la fine della scuola e noi, sempre pronti a soddisfare le vostre richieste, vi proproniamo uno sconto per i vostri pensieri di fine scuola!

La tradizione vuole come regalo alla maestra la mela ma perché non cambiare e quest’anno presentare un fiore o una piantina a chi ci ha accompagnato per questo lungo anno scolastico. E’ un pensiero gentile e se accompagnato da uno sconto è ancora meglio! Potrete scegliere fra mille composizioni di piante da fiore e non, sia da casa sia da giardino e personalizzare con colori diversi per ciascuna maestra scegliendo fiori diversi e diverse confezioni, così da non scontentare nessuna! Le combinazioni sono infinite, non c’è limite alla fantasia!

basil-932079_1280Se non volete essere scontati e volete distinguervi perché non regalare ad ogni maestra una pianta aromatica diversa?

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Se invece siete più tradizionalisti la begonia fiorita fa per voi: sempre d’impatto e tanti colori disponibili dal rosa al giallo, passando per l’arancio e rosso!

 

Su una spesa di almeno quattro piantine confezionate separatamente per le vostre maestre vi verrà applicato uno sconto del 15%! Basterà dire alla cassa o al reparto confezione prima di effettuare lo scontrino che volete usufruire dell’offerta.

Vi aspettiamo nel nostro punto vendita!

 

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