Surfinia – la pianta del mese di giugno

La surfinia una delle piante più amate per allestire i balconi in estate, in particolare quelli esposti in pieno sole. Il suo segreto? E’ resistentissima al sole e molto fiorifera, chiede solo la giusta acqua per sopportare le alte temperature a cui in estate è sottoposta, attenzione però a non eccedere e soprattutto a lasciare l’acqua nel sottovaso causando così marciumi e proliferazione di funghi.

Un altro loro pregio da non sottovalutare è la resistenza alle piogge: il fiore infatti anche se soggetto a pioggia intensa riprende facilmente la sua forma e bellezza.

Tutte queste caratteristiche insieme alla lunga fioritura (da marzo-aprile a ottobre-novembre) fanno sì che siano fra le piante più utilizzate per vasi e aiuole di casa. Se ne possono trovare di tantissimi colori, anche a fiore doppio e la loro cascata può raggiungere i 2 m di lunghezza! Per avere una lunga e ricca fioritura è necessario però utilizzare un buon concime per piante fiorite, in modo che contenga gli elementi capaci di aumentare e migliorare in colore la fioritura della pianta piuttosto che la sua crescita vegetativa (come i concimi universali ricchi in particoalre di azoto).

E per far fiorire i vostri balconi con queste splendide piante vi proponiamo una promozione: stampando questa news e presentandola alla cassa avrai diritto ad un 3×2 sulle surfinie presenti in negozio, di qualsiasi colore e dimensione!

Cosa aspettate? La surfinia vi aspetta!

Ciliegie a km 0 – direttamente dal campo

Da oggi potrete trovare presso il nostro punto vendita ciliegie e duroni di nostra produzione, locali e a km 0.

I nostri frutteti, posti dietro il garden center, sono composti da diversi filari di varietà di ciliegie e duroni ma non solo! Stiamo aspettando che piante di albicocche e pesche entrino in produzione per offrire ai nostri clienti sempre frutta di stagione, portata direttamente dal campo alle loro tavole.

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Ma qual’è la differenza fra ciliegie e duroni?

Le prime hanno una polpa tenera rossa scura con succo rossatro oppure possono avere una polpa chiara e succo incolore mentre i duroni sono più grandi e hanno una polpa più soda. Il loro colore può essere rosso scuro o nero con polpa rossa oppure possono avere una polpa più chiara, di colore rosa, con succo rosso chiaro.

 

Stampando questa news e portandola in negozio avrete diritto ad uno sconto del -50% sul prezzo delle ciliegie o duroni

 

Vi aspettiamo!

 

Ciliegie: aspettando giugno!

Stanno per arrivare le nostre ciliegie!

Uno dei frutti più amati da grandi e piccini sta arrivando a maturazione, proprio per l’arrivo dell’estate. Questi frutti hanno tantissime proprietà e sono quindi un ottimo alimento per una dietà detox per disintossicare e depurare l’organismo, sono anche utili per regolarizzare il fegato e una buona fonte di antiossidanti. Inoltre contengono tante vitamine, fra cui la A, la C e la E, e anche flavonoidi, utilissimi per la lotta all’invecchiamento.

E noi vi diamo un altro buon motivo per fare in modo che una ciliegia tiri l’altra: le ciliegie di nostra produzione a giugno saranno pronte per essere raccolte e mangiate! Adesso stanno maturando nei nostri campi e il prossimo mese quando saranno perfette per la raccolta le potrete trovare nel punto vendita. Sulle vostre tavole potrete quindi avere un frutto di stagione e a km 0, perché coltivato proprio fuori le mura di Ferrara. Inoltre, essendo appena colto conterrà  tutte le vitamine e gli elementi nutritivi di cui è famosa, per un’infusione di energia al massimo!

Seguite le nostre news sia sul sito che su fb perché prossimamente avremo una dolce sorpresa per voi!

La stagione delle ciliegie sta per aprire, vi aspettiamo!

Arriva il TomTato!

Finalmente sui nostri bancali arriva il TomTato, novità dell’anno!

Ideata in Inghilterra, questa pianta da orto permetti di coltivare insieme patate e pomodori grazie ad un ingegnoso innesto: nessun ibrido o OGM, semplicemente un’antica e ancora valida tecnica agricola.

E’ diventato quindi possibile avere sino a 500 pomodori ciliegini e arrivare a produrre ben 2 kg di patate varietà bianca con un unica pianta! Gli ortaggi arriveranno a maturazione uno dopo l’altro facilitando così la loro raccolta.

Ma come effettuarla?

Sarà prima di tutto necessario staccare i pomodori e solo dopo sradicare la pianta del Tomtato e raccogliere le patate.

Adatto sia alla coltivazione in pieno campo sia all’orto in balcone, troviamo che questa soluzione si adatti bene soprattutto a chi ha poco spazio e non vuole rinunciare a nulla!

Da riparare in una zona soleggiata e con un buon terriccio da orto, il TomTato sarà sicuramente un addizione importate alla nostra coltivazione casalinga. Se comprato in primavera è necessario tenere sotto controllo le temperature e tenerlo riparato in serra sino a che queste non abbiamo raggiunto i 12-13°C di minima, poiché la pianta di pomodoro rischierebbe di subire gravi danni alle foglie e quindi produrre meno o addirittura nulla.

La distanza fra una piantina e l’altra che suggeriamo è di 70-80 cm.

 

Aspettiamo gli orticoltori più innovativi in negozio per sperimentare il TomTato!

Fiori recisi: le domande più comuni

Un bel bouquet fa sempre effetto ed è sempre un piacere riceverlo ma come tenerlo dopo? O quali fiori scegliere da mettere in casa in un bel vaso?

Ho fatto qualche domanda fra le più comuni a Paola, che da sempre si è occupata del reparto fiori recisi ed è il punto di riferimento per l’allestimento di matrimoni.

Allora Paola, qual è secondo te il fiore reciso che dura più in casa?

lily-of-the-incas-1142584_1280‘Ne ho due a dire il vero. Il primo è l’Ornitogallo o Stella di Betlemme (per la forma dei suoi fiori che sembrano appunto delle stelle), che è anche chiamato ‘la maledizione del fiorista’ proprio perché non muore mai. Il secondo è il fiore dell’Astromeria chiamata anche Giglio degli Incas, che è bellissimo molto adatto ad essere messo in vaso come forma (in gergo si dice che è un fiore multi direzionale, cioè le corolle dei suoi fiori si dirigono in diverse direzioni). Siccome si trova in diversi colori è anche facile abbinarlo ai colori della nostra casa e in più si mantiene veramente bene nel tempo.’

Esistono delle tecniche che possiamo usare a casa per farli durare più a lungo?

‘Sì, esistono. Prima di tutto è sempre bene cambiare l’acqua del vaso ogni due-tre giorni. Un’ altra tecnica molto utile è anche rinnovare il taglio dello stelo è utile, perché permette al fiore di assorbire meglio l’acqua.. si può fare benissimo quando si cambia l’acqua così i nostri fiori avranno acqua nuova e riusciranno ad assorbirla bene. Infine esistono in commercio dei conservanti per fiori recisi che contengono sostanze nutritive capaci di mantenere la bellezza dei fiori a lungo. Di solito sono delle bustine monodose, pratiche da usare: si sciolgono semplicemente nell’acqua.’

Come possiamo fare per far seccare il bouquet che ci hanno regalato?

‘Bisogna scegliere una zona asciutta della casa in cui appendere il nostro bouquet a testa in giù. Bisogna fare attenzione a non appoggiare nessuna delle sue parti altrimenti i fiori secchi al minimo contatto si romperanno. Bisogna ricordarsi che alcuni fiori non sono facilissimi da seccare e se per caso qualcuno non riusciamo a conservarlo potremmo con una forbice andarlo a recidere così da non andare a disturbare la costruzione del bouquet.’

E con queste prime domande che trovano una risposta sui fiori recisi, ne aspettiamo di vostre, non esitate a mandarci una mail!

E.

La pianta del mese: la Begonia

La pianta del mese di maggio: la Begonia elatior

Coltivata come pianta fiorita d’appartamento, la Begonia elatior si rivela una scelta vincente quando si vuole colorare la casa con un fiore di facile coltivazione, in quanto è una pianta succulenta quindi non necessita di annaffiature frequenti. Essendoci veramente in tantissimi colori si può adattare a qualsiasi ambiente, rallegrandolo.

Le sue primarie necessità sono:

  • ambiente luminoso, quindi da riporre vicino ad una finestra ma lontano da correnti d’aria
  • irrigazioni regolari  ma non frequenti che permettano quindi alla terra del vaso di asciugarsi un po’ fra un’adacquatura e l’altra.
  • concimazione regolare per piante fiorite d’appartamento

Eventualmente in estate le piante possono essere riposte fuori all’ombra, al riparo dal vento, per poi essere riprese in casa verso l’autunno (metà ottobre circa, ma dipende sempre dall’andamento stagionale)

Rinvaso: da un anno all’altro la begonia può essere rinvasata in un vaso più grande utilizzando del terriccio universale morbido, con un buon drenaggio per evitare ristagni d’acqua.

begonia-590545_640Fioritura: la Begonia elatior ha una fioritura lunga e duratura, con fiori semplici o doppi. Finita questa, la pianta potrà fiorire l’anno successivo al momento dell’acquisto.

 

Stampando questa news e presentandola alla cassa si avrà diritto ad uno sconto del 15% sull’acquisto di una Begonia elatior, la pianta del mese di maggio!

 

Purificare l’aria di casa: quali piante?

PURIFICARE L’ARIA DI CASA, UNA REALTA’ POSSIBILE?

Da qualche anno girano sui giornali e sul web diversi articoli che parlano di purificare l’aria di casa tramite le piante. Vediamo di fare un po’ di chiarezza:

Nonostante sia nota da molto tempo l’azione mitigante delle piante rispetto all’inquinamento atmosferico grazie alla fotosintesi, lo è meno l’azione purificatrice che le specie vegetali hanno nelle delle nostre case e uffici.

Passiamo la maggior parte del nostro tempo in ambienti chiusi (nei paesi industrializzati si stima che le persone passino in interni circa l’80-90% della giornata) e l’aria che qui respiriamo non è migliore di quella di fuori, anzi. L’inquinamento in questo caso non viene solo da fonti esterne ma anche interne come: fotocopiatrici, stampanti laser, luci ultraviolette, detergenti, computer e molto altro. E le conseguenze non sono da sottovalutare: nausea, giramenti di testa e asma sono fra le più comuni.

Alla fine del secolo scorso iniziarono quindi delle ricerche che si concentrarono su come l’azione mitigante delle sansevieriya-1333171_1280piante potesse essere applicata in ambiente interno. In particolare una ricerca della NASA datata 1989 dimostra come fosse possibile purificare l’aria degli ambienti chiusi da sostanze quali benzene, formaldeide e tricoloetilene tramite alcune piante in particolare. La ricerca ha come scopo applicativo riuscire a purificare l’aria all’interno degli space shuttles ma di fatto può essere usata anche per gli ambienti chiusi delle nostre case.

Dallo studio sono state individuate piante con ottime capacità purificatrici:

  • Palma da datteri (Phoenix roebelenii)
  • Areca (Areca lutescens)
  • Felce di Boston (Nephrolepis exaltata ‘Bostoniensis)
  • Felce Kimberly Queen (Nephrolepis obliterata)
  • Edera (Hedera helix)
  • (Liriope spicata)
  • Clorofito (Chlorophytum comosum)
  • Pothos (Epipremnum aureum o Pothos aureum)
  • Spatifillo (Spathiphyllum ‘Mauna Loa)
  • Anturio (Anthurium andraeanum)
  • Aglaomena (Aglaonema modestum)
  • Chamadorea (Chamaedorea seifrizii)
  • Rhapis (Rhapis excelsa)
  • Lingua di suocera (Sanseveria trifasciata)
  • Filodendro (Philodendron cordatum)
  • Dracena (Dracaena marginata)
  • Ficus (Ficus benjamina)
  • Gerbera (Gerbera jamesonii)
  • Crisantemo (Chrysanthemum morifolium)
  • Ficus (Ficus elastica)
  • Orchidea dendrobium (Dendrobium)
  • Deffenbacchia (Dieffenbacchia spp.)
  • Homalomena wallisii
  • Orchidea Phalenopsis
  • Aloe vera
  • Dracaena deremensis “Janet Craig”
  • Dracaena deremensis “Warneckei”
  • Musa Oriana

 

orchideae-1335301_1280Dopo lo studio NASA ne sono stati fatti molti altri che hanno messo in luce quanto effettivamente le piante abbiano un ruolo fondamentale per la depurazione dell’aria negli ambienti domestici, rendendo così le nostre case più salubri e ecologiche.

Purificare l’aria di casa quindi è possibile, utilizzando le giuste piante!

E.

Qui di seguito, per gli interessati, le fonti che ho utilizzato per scrivere questo post:

  • Interior landscape plants for indoor air pollution abatement, B.C. Wolverton (1989)
  • American Society for Horticultural Science. “Houseplants Cut Indoor Ozone.” ScienceDaily. ScienceDaily, 9 September 2009. sciencedaily.com/releases/2009/09/090908103634.htm

Piantare un albero: i nostri consigli

PIANTARE UN ALBERO
Oggi ci occuperemo di un argomento che può sembrare facile ma in realtà non è così scontato come tutti pensano: piantare un albero! Qui troverete alcune linee guida per darvi un’idea generale su cosa fare.
Prima di tutto è necessario porsi la domanda: è l’albero adatto a me e al mio giardino?
Per rispondere bisogna affidarsi in prima battuta al buon senso e poi ad un esperto. Il buon senso vi farà ragionare su quanto tempo potete dedicargli (potature, raccolta delle foglie, raccolta dei frutti, raccolta dei petali) e su quanto spazio avete. Può sembrare una buona idea piantare un tiglio in quell’angolino, per avere quel buon profumo d’estate, ma dopo 10 anni quando i rami vi entreranno dalla finestra non vi importerà più nulla del buon odore!
L’esperto poi vi consiglierà quale albero più si adatta alla posizione in cui lo volete mettere e all’effetto che volete ottenere nel vostro giardino.
Chi saprà consigliarvi lo troverete in qualsiasi vivaio specializzato. Potrebbe capitare anche che vi dissuada totalmente di piantare un albero, dirigendovi magari su un cespuglio di grandi dimensioni. Ascoltatelo, quando un albero non ci sta…non ci sta per davvero!
Ok, avete trovato l’albero e adesso?
La seconda domanda da porsi è: in che stagione siamo? Posso piantare il mio albero senza problemi?
Da noi vige un detto: ” Piantami bene, piantami male…piantami prima di Natale!”
Come tutti i detti popolari contiene un fondo di verità, il periodo migliore per piantare è l’autunno. Questo perché la pianta ha tutto il tempo per approfondire il suo apparato radicale e affrontare così bene la calura estiva.
Detto questo anche la primavera è un buon momento: le piante sono piene di vita e si affrancano in fretta.
E l’estate? Se avete tempo solo durante il periodo estivo dovrete prestare estemamente attenzione alla vostra pianta. Scegliete alberi nel vaso e non a radice nuda e dovrete annaffiarli tutti i giorni. Niente ferie per chi pianta un albero a giugno! Evitate comunque i periodi troppo caldi, il rischio di fallimento è altissimo!
blade-1267260_1280Ma veniamo al sodo, come lo piantiamo questo albero?
Se il vostro albero si trova in un vaso vi basterà fare una buca più grande, in cui porre della terra adatta alla crescita della pianta (solitamente un buon terriccio universale, concimato e con pietra pomice va bene nella maggior parte dei casi). Togliete la pianta dal vaso (sembra scontato, ma l’esperienza insegna che nulla lo è!) e ponetela nella buca.
Seguono due passaggi importanti:
1. assicuratevi che il pane di terra della pianta appoggi sul fondo della buca, bisogna evitare che si formi uno strato d’aria fra quest’ultimo e la zolla. Ciò provocherebbe, soprattutto in primavera-estate, un disseccamento delle radici.
2. rispettate il colletto della pianta. Che cos’è il colletto? E’ la zona di passaggio fra fusto e radici, una parte molto delicata per qualsiasi pianta, albero o arbusto che sia. Come fare per rispettarla? Basta non rincalzare la zolla in superficie, ma seguire la sua forma.
Detto questo, sarà necessario per i primi due anni irrigare durante i periodi caldi (fine primavera – fine estate). Poi le piante di affrancheranno totalmente, e solo durante le calure straordinare sarà necessario apportare acqua.
Per approfondire l’argomento vi consigliamo di chiedere al vostro giardiniere / vivaista di fiducia e di guardare qualche video esplicativo.
Grazie per chi ha letto sino a qui e buona ‘piantatura’!

E.

Il balcone a sud

Il balcone a sud, esposto quindi dalla mattina alla sera alla luce del sole, ha tutte le carte in regola per regalare fioriture abbondanti e generose: basta scegliere quelle piante capaci di sopportare soprattutto in estate un irraggiamento solare costante. Di piante ce ne sono molte e per semplicità qui vedremo il fiorito considerato ‘stagionale’ o ‘annuale’ estivo, cioè quelle piantine annuali o utilizzate come tali che vengono piantate dalla primavera all’autunno.

Dalla nostra esperienza e da diversi feedback di nostri clienti siamo arrivate alla conclusione che il geranio, sia zonale sia parigino, se posto in pieno sole non è più capace di sopportare le temperature estive delle nostre zone (parliamo dell’Emilia Romagna).

Al contrario la petflowers-390114_1280unia, sia nella forma cadente (surfinia) sia in quella più a cuscino (potunia), è una pianta che si riconferma vincente anche nelle posizioni a sud più assolate a patto che le sia data molta acqua. Dandole una chance saprà stupire anche i più scettici.

 

portulaca-grandiflora-9205_1280Per chi vuole delle stagionali capaci di fiorire tanto anche nel balcone più caldo e luminoso e che in più abbiano bisogno di poche cure vengono in aiuto i famosi ‘amici del sole’ e la Portulaca. Sono piantine grasse dalla fioritura abbondante e colorata che se per caso non vengono curate ogni giorno non si offendono ma continuano per la loro strada. Attenzione però a non dimenticarle un po’ troppo!

 

verbena-606362_1280Anche la Verbena è una pianta fiorita che si presta bene in condizioni scottanti. Perenne sensibile al freddo, regalerà splendide fioriture durature sino all’autunno. Segue il Tagete, fiore quasi selvatico dalle foglie odorose, si presta bene anche al sole più cocente senza troppe cure da parte nostra.

 

begonia-886981_1280Delle campionesse da pieno sole sono le begonie, in particolare quelle con la foglia rossa, super resistenti! Richiedono poca manutenzione anche perché sono piantine autopulenti, ovvero quando il fiore è sfiorito si stacca facilmente dalla pianta evitando così la pulizia manuale della corolla secca.

gazania-1210465_1280Una pianta che riserva sorprese è la Gazania, il suo fiore a margherita si apre alla mattina e si richiude alla sera. Resiste benissimo al pieno sole, e se l’inverno non è troppo rigido non muore ma alla primavera successiva ci ridarà ancora i suoi bellissimi fiori.

 

 

E dopo questa piccola carrellata di piante, buon balcone a sud a tutti da Garden Arcobaleno!

Peperoncini, piccanti di natura

Peperoncini piccanti, che passione! Da qualche anno questa mania è scoppiata fra i giardinieri, soprattutto giovani, e più i peperoncini sono hot e meglio è! Madri disperate ci inseguono per avere l’ultima varietà uscita da regalare ai loro ragazzi con la febbre per il piccante armate nella borsa di yogurt per placare poi le bocche fiammeggianti.
Ma come tenere al meglio i peperoncini? In questo post ci occuperemo dei maggiori dubbi sulla coltivazione di queste piante.
Prima di tutto, se non li vogliamo coltivare a terra o non ne abbiamo la possibilità, fondamentale è la scelta del vaso:
deve essere profondo, meglio se di terracotta.
E il terriccio?
meglio se contiene pomice, in modo da far ‘sgrondare’ fuori l’acqua con facilità, evitando così i ristagni.
L’esposizione: ecco qua la teoria dice una cosa, ma la nostra esperienza ci ha portato ad una idea tutta nostra. Il peperoncino deve stare al sole, non si scampa, soprattutto in fase di maturazione dei frutti. Noi però abbiamo notato che in fase di vegetazione e fioritura se le piante rimangono a mezz’ombra (meglio se all’ombra al mattino e al pomeriggio al sole) diventano più belle e si sviluppano meglio.
Ma quali sono le varietà più piccanti?
chilli-831039_1280In commercio si trova di tutto e ogni anno saltano fuori nuove varietà sempre più piccanti, al limite con il non commestibile, fare dunque una panoramica esaustiva è impossibile. Sicuramente fra i più conosciuti super hot meritano una menzione gli Habanero di cui si possono trovare varietà di tutti i colori e dimensioni, di facile coltivazione e buona produttività. Il Re della Piccantezza rimane comunque il Red Scorpion, per palati veramente allenati. Già le sue foglie se strofinate a mani nude danno un piccolo pizzicorio.
Per chi invece vuole partire coi piedi di piombo può provare i peperoncini della nostra tradizione. Fra i più amati da noi italiani è il Lungo Calabrese, con cui è possibile fare le famose trecce di peperoncini secchi, o il Piccante Tondo, da riempire con il tonno e mettere sott’olio.
Quali sono le malattie del peperoncino?
Il nemico n. 1 sono gli afidi: questi insetti pungono la foglia per nutrirsi della linfa, indebolendo la pianta, e rilasciano le loro feci sulle foglie (la famosa melata), rendendole appiccicose. Su queste poi spesso si instaurano dei funghi (fumaggine) che rendolo la lamina fogliare scura, indebolendo la nostra pianta. Come fare? Niente paura! Contro afidi e funghi esistono prodotti chimici specifici, che si possono utilizzare anche in caso di coltivazione biologica poiché usano sostanze naturali.
Ci sarebbero tanti argomenti da sviluppare su questo tema che questa piccolissima panoramica non ha nemmeno sfiorato e speriamo in un futuro di fare!

E.